LA STORIA. Prodotto da Minerva Pictures e Wildside con Vision Distribution e Sky, ”Eravamo bambini” era stato presentato in anteprima alla Festa del cinema di Roma nella sezione Alice nella città. Il film alterna presente e passato per ricostruire la vicenda che vent’anni prima, in un piccolo paese della Calabria dove trascorrevano le vacanze, vide i cinque protagonisti assistere a un delitto che avrebbe stravolto per sempre le loro vite. Ed è nello stesso luogo che, ormai adulti dalle vite spezzate, si danno appuntamento per compiere la vendetta nella speranza di chiudere i conti con il trauma che li ha segnati.
L'AUTORE E IL REGISTA. «È una storia che attraverso il concetto di genere ci ha permesso di lavorare su una tematica che ci stava a cuore, cioè il confronto tra generazioni», afferma Martani, già regista del noir ”Cemento armato”. Lo sviluppo della narrazione attraverso piani temporali diversi ha poi permesso «di raccontare personaggi estremi mostrandone le rispettive fragilità. E negli attori che ho scelto per i ruoli principali emerge l'energia, la dedizione e la voglia di abbandonarsi ai rispettivi ruoli». Per Bruno, che ha rappresentato ”Zero” per anni con grande successo (l’ultima volta nel 2020 al Piccolo Eliseo di Roma), «è sempre molto affascinante esplorare la parte dark, cioé quel piccolo, torbido buco nero che ognuno di noi ha dentro. Quali sono i nostri limiti, fin dove ci spingeremmo in una situazione estrema? Quando leggo certi fatti di cronaca, mi chiedo come reagirei nelle stesse circostanze». ”Eravamo bambini” è un noir? «È un film drammatico incentrato sulla debolezza di persone che non riescono a fermarsi dal fare la cosa sbagliata e dal ripeterla mettendo in atto un circolo vizioso in cui non vince nessuno».
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